Descrizione
Della cappella però non vi è alcuna traccia e quindi si trattò di un progetto mai realizzato. [1]
Nel 1736 fu eretto un oratorio intitolato a San Martino, del quale la confraternita era responsabile della manutenzione e delle celebrazioni religiose che vi si svolgevano. La confraternita a inizio Novecento contava 40 fedeli ma oggi non esiste più.
Dell’oratorio si hanno notizie nel 1887 quando un violento terremoto che colpì queste terre, danneggiò irreparabilmente la struttura dedicata al Santo; in una lettera scritta dall’arciprete di allora al Vescovo di Albenga si fa proprio riferimento ai danni subiti e all’impossibilità di ristrutturare l’edificio, motivo per cui temporaneamente la confraternita doveva utilizzare la cappella di San Rocco come oratorio, inoltre in tale scritto, veniva espressa la volontà della comunità di costruirne uno nuovo più vicino all’abitato e si chiedeva al vescovo un finanziamento di Lire 500-600. [2]
Dell’antica ubicazione dell’oratorio distrutto non si hanno tracce se non l’altare, una lastra e un frammento di un architrave che oggi sono visibili nel nuovo edificio. Recentemente l’oratorio ha subito un ripristino del tetto e della tinteggiatura. Ogni anno l’11 novembre, in ricorrenza del giorno di festa dedicato a San Martino, si continua a celebrare la Santa messa.
[1] S. Kuthy, “Le chiese, le cappelle e gli oratori di Riva, Deglio, Tovetto e Tovo”
[2] S. Kuthy, “Le chiese, le cappelle e gli oratori di Riva, Deglio, Tovetto e Tovo”
