Il portone in bronzo è stato recentemente abbellito nel 1996 da un’opera di Fritz Roed, e raffigura l’ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme, la vista panoramica di Tovo, una croce stilizzata, un ramo di ulivo e tre uccelli. [1]
La chiesa nei secoli si è mantenuta solo grazie alle offerte della popolazione che, se pur non molte, furono utilizzate per la costruzione nel XVIII secolo della sacrestia e della nicchia laterale dedicata a San Domenico offerta da un benefattore, un certo Sebastiano Elena. [2]
Nella chiesa di San Sebastiano vi è una particolarità: la statua di San Domenico è onorata a Tovetto come se fosse quella di San Rocco, in realtà la tunica bianca e nera, il libro e il rosario nelle sue mani e il cane dalla cui bocca esce una fiamma di fuoco, sono elementi che riconducono a San Domenico e non a San Rocco!
Nelle pale d’altare viene raffigurato il Santo a cui è intitolato l’altare e sovente è accompagnato da altri santi la cui funzione protettrice è simile alla sua; nell’ancona di San Sebastiano i massari e i benefattori hanno fatto molto di più, facendo rappresentare, oltre alla Madonna, ben dieci santi in modo che potessero essere invocati nella preghiera vista l’assenza di altari a loro dedicati. La figura centrale è San Sebastiano, legato ad un albero mentre i soldati romani scagliano le frecce, ai lati a sinistra San Giovanni Battista e a destra San Rocco (stavolta è proprio lui raffigurato alla perfezione!). In alto a sinistra Santa Maria Maddalena, Madonna con il Bambino, Santa Caterina d’Alessandria, San Francesco d’Assisi, San Bernardo, Santa Appolonia, San Lorenzo e Sant’Antonio Abate. La particolarità di questa pala d’altare è la naturalezza con la quale sono rappresentati i Santi: non hanno l’aureola o il ramo di palma per i martiri e sono uniti, nello sfondo, dal paesaggio montuoso e dal cielo nuvoloso. Non vi è alcun documento che certifichi quando e da chi fu realizzata quest’opera d’arte, possiamo comunque approssimativamente datarla tra il Cinquecento e Seicento.[3]
[1] S. Kuthy, “Le chiese, le cappelle e gli oratori di Riva, Deglio, Tovetto e Tovo”
[2] S. Kuthy, “Le chiese, le cappelle e gli oratori di Riva, Deglio, Tovetto e Tovo”
[3] S. Kuthy, “Le chiese, le cappelle e gli oratori di Riva, Deglio, Tovetto e Tovo”
